La fiducia dei consumatori a dicembre raggiunge il top da due anni. Questo il dato diffuso oggi dall’Istat, a nostro avviso influenzato dal clima di buoni propositi infuso dalle festività di fine anno.
Un dato eccessivamente ottimista, che appare in contrasto con l’andamento economico ancora altalenante segnato dal nostro Paese.
Seppure la produzione industriale registri un tasso di crescita del +3,1% su base annua, dall’altro lato rimane il dato negativo relativo all’andamento delle vendite al dettaglio che segnano un -2,1% su base annua; della disoccupazione, che rimane ferma a quota 11,1%, mentre crescono povertà, esclusione sociale ed aumentano le diseguaglianze.
In questo scenario è evidente la necessità di un intervento deciso capace di dare un nuovo slancio alla ripresa ed alla crescita.
Riceviamo quotidianamente richieste di supporto da parte di famiglie che non riescono a far fronte a rete, bollette e mutui.
Questo perché la disoccupazione, specialmente quella giovanile, incide ancora in maniera drammatica sulle condizioni di vita delle famiglie e spesso anche su quelle dei loro parenti più prossimi, che spesso si ritrovano a dover sostenere economicamente figli e nipoti disoccupati (con un onere calcolato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori in circa 450 Euro al mese).
In tale contesto l’accelerata dell’inflazione registrata negli ultimi mesi, unita alla mancata crescita dei redditi delle famiglie, accresce gli effetti negativi sull’andamento dell’economia.
“Per questo, è necessario affrontare la vera priorità del Paese: il Lavoro. Attraverso l’avvio di un piano strategico per il rilancio dell’occupazione, attraverso investimenti per la crescita e lo sviluppo, nonché attuando un taglio delle tasse sul lavoro.” – sostiene Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
Si tratta di una strategia fondamentale, per aprire una nuova fase improntata ad una reale, stabile e duratura crescita.