I dati diffusi dall’Istat oggi sulla situazione economica del nostro Paese destano allarme e preoccupazione su ogni fronte: da quello della povertà (sono 4,5 milioni gli italiani in povertà assoluta), a quello dell’occupazione (il nostro Paese è penultimo un Europa in relazione al tasso di occupazione, peggio di noi solo la Grecia!).
È evidente che chi dichiara che l’Italia è già incamminata sulla strada della ripresa non ha ben chiara la reale situazione del Paese, ancora critica.
Lo dimostrano i dati diffusi oggi, nonché i segnali altalenanti registrati negli ultimi mesi che, puntualmente, alternano fasi di ottimismo a brusche frenate.
“È questo il momento di intervenire con decisione per rilanciare l’occupazione ed innestare una crescita stabile e duratura.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Da troppo tempo il Paese fa i conti con una crisi della domanda interna che, facendo indietreggiare la produzione, ha alimentato la crescita di disoccupazione e cassa integrazione.
Porre fine a tale andamento è il primo passo per proiettare il Pese verso una nuova fase di crescita e di sviluppo, attraverso un rilancio occupazionale che stanzi fondi ed investimenti per la ricerca, per la modernizzazione e la messa in sicurezza delle infrastrutture, per la valorizzazione e la qualificazione dell’offerta turistica.
Il Portogallo è riuscito ad abbandonare la crisi ripudiando le politiche di austerity… ci chiediamo quando il Governo capirà che dobbiamo fare altrettanto, che l’Italia ha bisogno, con urgenza, di politiche per la redistribuzione dei redditi e la ripresa dell’occupazione, specialmente quella giovanile.
In tale ottica, cuneo fiscale non è una risposa sufficiente. È necessario un Piano Nazionale per il Lavoro che crei occupazione, che dia reddito a chi non ce l’ha e restituisca potere di acquisto alle famiglie ora impegnate a sostenere figli e nipoti disoccupati.