Cresce la fiducia dei consumatori a settembre, secondo l’Istat.
Un dato senza dubbio incoraggiante, spinto sicuramente dalla nuova fiducia riacquisita dal nostro Paese a livello internazionale e sui mercati.
Permane, però, forte preoccupazione sui dati futuri: ci auguriamo giunga presto la notizia che siano state individuate le risorse per evitare l’aumento dell’IVA e per il taglio del cuneo fiscale, allora sì che si stabilizzerebbe la crescita della fiducia e dell’economia.
Le famiglie sono, infatti, ancora estremamente preoccupate circa la minaccia di aumento dei costi a cui dovranno far fronte. Tra questi non si conta solo l’IVA, il cui aumento complessivamente peserebbe sui bilanci familiari per ben 831,27 Euro annui (secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori), ma si estende anche alle bollette.
Le notizie circolate circa la rimodulazione dell’IVA sui consumi domestici di energia e gas (a cui ricordiamo viene applicata l’IVA agevolata al 10% sui primi 480 metri cubi), che ci auguriamo siano solo lontane ipotesi, configurerebbero possibili ricadute di +44,60 Euro annui circa a famiglia per l’energia elettrica e di +30,30 Euro per il gas.
Misure che dovranno essere scongiurate in ogni modo, attuando piuttosto una rimodulazione complessiva della tassazione, a partire dalla riforma, da tempo sollecitata, sugli oneri di sistema in bolletta.