La fiducia dei consumatori a luglio è stabile, afferma l’Istat, anche se “la componente economica e quella futura dell’indice peggiorano”.
Un dato che rispecchia in pieno il clima di incertezza che avvolge l’intero Paese. A quasi 2 mesi dal giuramento del nuovo Governo, ancora tutto è fermo sul piano delle manovre economiche necessarie ad aprire spiragli positivi in direzione della crescita e dello sviluppo. Tutto ciò ha determinato una situazione di immobilismo, che si riflette sull’intero andamento economico.
Considerando i dati odierni nel contesto del quadro economico complessivo (che vede un tasso di disoccupazione ancora elevato, una domanda interna in fase di stallo e un potere di acquisto che cresce in misura insufficiente e nettamente inferiore rispetto al livello della spesa), non esistono a nostro avviso i presupposti per riporre toppo ottimismo verso il futuro, a meno che non si prendano provvedimenti urgenti per che incidano direttamente sul potere di acquisto delle famiglie e sulla redistribuzione dei redditi.
In particolare è necessario avviare le misure opportune per il rilancio degli investimenti per lo sviluppo, capaci di imprimere un nuovo slancio all’occupazione, versante in cui, come dimostrano i dati più recenti, aumentano timidamente solo i lavori precari, mentre cresce la disoccupazione giovanile.
“È giunto il momento di agire concretamente per dare ai cittadini dei motivi reali per cui essere ottimisti e fiduciosi.” – afferma Emilio Viafora Presidente Federconsumatori.