I dati diffusi oggi dall’Istat rilevano, a marzo, un tasso di disoccupazione stabile, che si attesta all’11,2%. Ad allarmare, però, è il dato relativo alla disoccupazione giovanile, che sale a quota 33,1%.
Nel Sud, addirittura, tale dato ci risulta arrivi a raggiungere il 60%. Una situazione che denota forte preoccupazione circa le prospettive dei giovani e le opportunità lavorative che ancora stentano ad aprirsi. Si conferma, inoltre, la tendenza alla precarizzazione già rilevata da tempo, con il calo del lavoro stabile che emerge anche da queste ultime rilevazioni.
“La situazione di incertezza ed instabilità che caratterizza l’attuale fase politica di certo non aiuta a migliorare tale andamento. – Afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori. – “Per questo rinnoviamo il nostro appello al Parlamento ad agire con equilibrio e con la massima responsabilità al fine di preservare il Paese, mettendolo al riparo da speculazioni finanziarie e allontanando l’ombra della crisi economica che, come dimostrano i dati odierni, è tornata ad incombere sull’Italia.”
Per aprire un vero spiraglio di ripresa basterebbe riportare il tasso di disoccupazione ad un livello pre-crisi, pari al 6%: in questo modo, secondo quanto calcolato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il potere di acquisto delle famiglie registrerebbe un incremento di circa +40 miliardi di Euro l'anno. Aumento che sarebbe in grado di rimettere in moto una domanda interna ancora in forte crisi, determinando così una ripresa della produzione e dando un ulteriore impulso alla crescita occupazionale.