In Comunicati, Politica Economica

Sono stati appena diffusi i dati Istat sulla fiducia dei consumatori, che fa registrare un consistente incremento da 116,2 a 119,6 punti. Si tratta di una indiscutibile ripresa rispetto ai livelli rilevati nel periodo di più grave emergenza sanitaria, ma che tuttavia non può far scatenare facili entusiasmi, anche perché appena il mese scorso lo stesso dato risultava invece in netto calo. È inoltre probabile che un certo ottimismo possa derivare anche dal buon andamento della campagna vaccinale, che in queste settimane procede a ritmo serrato.

Le continue oscillazioni dimostrano una persistente instabilità, dovuta soprattutto alle conseguenze della pandemia che hanno ulteriormente danneggiato un sistema economico già fragile: le famiglie continuano ad affrontare gravi disagi, la cui pervasività, naturalmente, non può che amplificarsi con il perdurare di un’emergenza sanitaria che, seppure in misura minore rispetto al 2020, continua comunque ad attanagliare tutto il Pianeta.

Il quadro generale della condizione socioeconomico è ancora caratterizzato da un elevato livello di incertezza, che impone interventi rapidi ed efficaci. Piani di rilancio dell’occupazione, programmi strategici per la modernizzazione delle infrastrutture e l’innovazione e interventi di contrasto alle disuguaglianze (cresciute in maniera esponenziale soprattutto negli ultimi anni) sono i principali interventi che da tempo invochiamo e che sono divenuti non più rinviabili. In tal senso riteniamo urgente e improrogabile una riforma fiscale che inserisca maggiori elementi di progressività e di equità.

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