Nel mese di maggio si registra un nuovo, consistente calo della fiducia dei consumatori. L’indice Istat passa infatti dal 107,4 del mese scorso all’attuale 105,4. Una flessione che, considerando le drammatiche condizioni economiche in cui purtroppo versano molte famiglie, non ci sorprende affatto.
La disoccupazione si attesta a livelli allarmanti ormai da anni, i consumi non accennano a risollevarsi e l’intero sistema economico mostra ancora gravi e lampanti segni di instabilità e precarietà: è evidente che le prospettive per il prossimo futuro non appaiono rosee.
L’uscita dalla spirale depressiva in cui il nostro Paese è intrappolato ormai da tanto, troppo tempo non sarà possibile finché non si interverrà concretamente per rilanciare l’occupazione e il potere di acquisto delle famiglie.
L’avvio di un Piano Straordinario per il Lavoro, presupposto indispensabile per restituire un futuro ai cittadini, non è più rinviabile. E’ necessario imprimere una svolta all’economia, rilanciando investimenti per la ricerca e lo sviluppo, per la realizzazione e la modernizzazione delle infrastrutture, per la messa in sicurezza antisismica, nonché per la valorizzazione e qualificazione dell’offerta turistica e per la salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico.