Aumenta dello 0,7% la produzione industriale a maggio, segnando un incremento del 2,8% sull’anno.
Un segnale decisamente positivo, anche se ancora incerto, visti gli andamenti altalenanti di questo importante indicatore economico.
“La produzione industriale, rappresenta, infatti, il reale termometro per capire lo stato di salute dalla nostra economia: per questo è importante che l’accelerata registrata dall’Istat assuma carattere strutturale e duraturo.” – sostiene Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
Per fare ciò è necessario che il Governo imprima una forte scossa all’economia, attraverso un Piano Straordinario per il Lavoro che miri a creare occupazione attraverso lo stanziamento di investimenti per la ricerca, lo sviluppo, la modernizzazione e la crescita.
Facendo ripartire la domanda interna, sulla spinta di una redistribuzione dei redditi, si innescherebbe un meccanismo virtuoso in grado di innalzare ulteriormente il livello produttivo e generare, quindi, nuova occupazione.
Tale strategia determinerebbe un miglioramento sensibile della condizione delle famiglie, oggi costrette a tagliare la propria spesa persino sui consumi alimentari e sulle cure: come emerge da uno studio dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, le spese in tali settori fondamentali sono diminuite complessivamente, dal 2008 ad oggi, rispettivamente del -12,6% e del -28,9%.
Una concreta svolta in relazione al mercato occupazionale, soprattutto, farebbe venir meno la necessità, per molti nuclei familiari, di sostenere figli, nipoti e parenti disoccupati, provvedendo al loro sostentamento (con una spesa di circa 450 Euro al mese).
Si tratta, a nostro avviso, di un’operazione fondamentale non solo in chiave economica, per gettare solidi presupposti per la crescita, ma anche in chiave etica, restituendo prospettive e opportunità ai numerosi giovani disoccupati nel nostro Paese.