È partito qualche giorno fa dall’VIII Congresso del Partito Radicale l’appello a salvare Radio Radicale dal rischio chiusura: se entro il 21 maggio di quest’anno non ci saranno ripensamenti da parte di Palazzo Chigi, il servizio pubblico di informazione fornito da questa emittente potrebbe essere messo a tacere.
Una lotta per la sopravvivenza che Radio Radicale deve affrontare a causa dei tagli alla convenzione con il Mise e di quelli all’editoria, che colpiscono tra gli altri i quotidiani editi da cooperative, tra i quali Il Manifesto.
A nulla servono, in tal senso, gli inviti “ad andare sul mercato”: i rappresentati della Radio hanno infatti sottolineato come sia la convenzione stessa ad impedire di fare pubblicità.
“Si tratta di un attacco sistematico ed organizzato contro gli organi di informazione, che conferma la volontà malcelata da parte di questo Governo di silenziare voci scomode, che approfondiscono le notizie e scalfiscono la superficialità degli annunci elettorali divenuti ormai il lietmotiv della comunicazione istituzionale dell’Esecutivo.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori. “Un attacco che tutte le forze sensibili alla difesa dei principi democratici e della libertà di informazione devono respingere con forza e convinzione.”
Dopo le affermazioni intimidatorie rivolte nei mesi scorsi verso La Repubblica e L’Espresso da parte di illustri rappresentanti politici, quella contro Radio Radicale rappresenta oggi l’ennesima minaccia di limitare la libertà di stampa, minando alle basi la vita democratica del nostro Paese.
L’attività di approfondimento all’interno dei lavori delle commissioni, nelle audizioni, nei processi, nei congressi e nei convegni dà una risposta attuale e concreta alla richiesta di conoscenza e trasparenza a cui il Paese non vuole e non deve rinunciare.
Per questo Federconsumatori esprime la sua solidarietà ed il suo sostegno a Radio Radicale e conferma il suo impegno a difesa del pluralismo dell’informazione e della libertà di espressione.