In Comunicati, Salute

Gestire la sanità con l’obiettivo esclusivo di tutelare la salute.

 

Federconsumatori ed Adusbef  denunciano la grave disinformazione verso i cittadini, che raramente sono messi nelle condizioni di dare un consenso informato e consapevole all'adesione al Fascicolo Sanitario Elettronico.

Non solo, i vecchi e non risolti problemi riguardanti l’informatizzazione dei sistemi sanitari determinano un crescente allarme sociale e un grave disagio dovuto a ritardi ingiustificati, a sospette  improvvisazioni  e non giustificate disomogeneità.

Le nostre Associazioni valutano estremamente grave l’assenza di soluzioni a problemi  seri, che si pongono da anni, sulla raccolta di “dati  sensibili” e di grande “interesse” per assicurazioni, banche e case farmaceutiche: nei fatti, dati preziosi per il grande business della sanità.

Valutiamo altrettanto grave la sottovalutazione da parte delle Istituzioni dei rischi  per la privacy. Infatti i dati sensibili relativi alla salute (patologie, ricette, visite specialistiche, analisi, ricoveri,  accessi al pronto soccorso, ecc.) vengono raccolti in internet, che, come è noto, risulta non sicuro e facilmente violabile.

 

Chiediamo, per quanto riguarda l’adesione al Fascicolo Sanitario Elettronico, che sia garantito ad ogni cittadino di scegliere di dare un consenso realmente informato e consapevole. I cittadini devono sapere che dire no al Fascicolo Sanitario Elettronico non compromette il diritto a ricevere cure e servizi socio-sanitari e che, una volta dato il consenso, è garantita la possibilità di decidere quali dati da immettere sul Fascicolo Sanitario Elettronico.

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