In Comunicati, Politica Economica

Sale ancora il tasso di inflazione ad ottobre: a rilevarlo è oggi l’Istat che registra un aumento del +0,6% su base mensile e del +2,9% su base annua.

A spingere al rialzo i prezzi sono ancora, come ampiamente prevedibile, i costi dei beni energetici. Tale andamento ha ripercussioni fortissime su tutti i settori, con aumenti dei costi di produzione e di trasporto.

Con un tasso di inflazione a questi livelli le ricadute in termini economici per i cittadini sono pesanti: +864,20 Euro annui per una famiglia tipo (2,5 componenti). La situazione si fa ancora più critica per una famiglia di 4 componenti: in questo caso le ricadute raggiungono quota +1.027 Euro annui.

Un andamento insostenibile per molte famiglie, soprattutto dal momento che incide in settori fondamentali quali quello, appunto, dei beni energetici e quello alimentare. Continuano a preoccuparci fortemente, infatti, le tensioni sui prezzi specialmente di pane e pasta (e genericamente di tutti i prodotti derivati da farine), sui quali abbiamo chiesto si attivi al più presto un attento monitoraggio per sgombrare il campo da ingiustificabili speculazioni.

Complessivamente, solo considerando gli aumenti per energia, carburanti e pane, le famiglie vanno incontro ad aggravi di +551,84 Euro annui.

Parliamo, soprattutto in questi settori vitali, di aggravi che metterebbero in forte difficoltà i cittadini, in particolar modo i soggetti più vulnerabili. Per questo è urgente che il Governo intervenga mettendo all’ordine del giorno una ormai improrogabile riforma del sistema di tassazione sulle bollette (a partire dalla revisione dei famigerati oneri di sistema) e sui carburanti (con una revisione delle accise e l’adozione di un sistema di accisa mobile, in grado cioè di ridurre l’accisa al crescere del costo della materia prima).

Inoltre non è più rinviabile un intervento a sostegno delle famiglie che preveda piani di rilancio dell’occupazione e una riforma generale della tassazione che introduca maggiori elementi di progressività, nonché la tassazione su grandi patrimoni e transazioni finanziarie.

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