Il tasso di inflazione a giugno frena all’1,2%, afferma oggi l’Istat.
L’indice dei prezzi al consumo su base mensile cala del -0,1%.
Diminuisce in maniera marcata anche il tasso relativo al carrello della spesa, che si attesta al +07% su base annua.
Nonostante la frenata, è opportuno ricordare che, con un tasso di inflazione a questi livelli, le ricadute per le famiglie ammontano a circa +355 Euro annui. Aumenti che incidono soprattutto sui redditi medio-bassi.
Ad aumentare maggiormente, in vista dell’estate, sono i costi dei trasporti: voli aerei +22,7% e traghetti +36,3%.
Continuano a crescere, anche se in maniera meno marcata, i costi dai prodotti energetici (+3%).
Permane, alla luce di questi dati, la preoccupazione relativa a tali aumenti, dettati da incrementi tariffari, piuttosto che da una reale ripresa della domanda interna.
È fondamentale che il Governo intervenga per porre rimedio a questo allarmante andamento, da un lato monitorando attentamente le dinamiche dei costi, specialmente in ambito energetico, dall’altro dando una forte spinta al mercato occupazionale, avviando una nuova fase di crescita e determinando così un significativo aumento del potere di acquisto dei cittadini, necessario al rilancio della domanda interna e dell’intera economia.