Aumenta in Italia la deflazione: a settembre i prezzi segnano il -0,2%.
Un dato sempre più grave, che denota la profonda crisi in cui versa l'intera economia.
Andamento dettato dalla contrazione dei consumi e del potere di acquisto delle famiglie: secondo quanto rilevato dell'O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i consumi delle famiglie nell'ultimo triennio hanno registrato un calo del -10,7%, pari ad una contrazione complessiva sul mercato di 77,6 miliardi di Euro.
Addirittura, dal 2008 ad oggi, i consumi nel settore alimentare hanno registrato una contrazione del -10,4%, quelli nel settore della salute -23,1%. Due dati impressionanti, che fotografano in tutta la sua drammaticità la crisi vissuta dalle famiglie.
Tale andamento si ripercuote sull'intera economia, con gravi conseguenze sulla produzione e sull'occupazione, che ha raggiunto ormai livelli insostenibili.
"A peggiorare ulteriormente la situazione contribuisce la stangata Tasi-Tari, che costerà mediamente alle famiglie 373 Euro. Un importo proibitivo per molti, in un quadro in cui il potere di acquisto delle famiglie è ridotto ai minimi termini e diminuito di oltre il -13,4% dal 2008." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
È evidente che se si vuole far ripartire l'economia e spezzare con decisione la grave spirale depressiva che affligge da anni il nostro Paese è indispensabile avviare misure concrete ed immediate, a partire da un piano straordinario per l'occupazione, in grado di restituire reddito e prospettive in particolare ai giovani.
Per fare ciò è indispensabile:
– stanziare congrui investimenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, a partire dalla banda larga nelle telecomunicazioni;
– avviare un piano strategico per lo sviluppo del turismo;
– attuare un allentamento del patto di stabilità che consenta la realizzazione di opere infrastrutturali di modernizzazione e messa in sicurezza (in primis per quanto riguarda l'edilizia scolastica).