A settembre l'inflazione si attesta al +0,3%, pari al -0,3% rispetto allo scorso mese ed al +0,3%rispetto allo stesso mese del 2014.
Un andamento altalenante, che senza dubbio permette di tirare un respiro di sollievo rispetto alla lunga fase di deflazione da cui veniamo, ma la cui incertezza esprime in pieno la fase di instabilità della nostra economia.
Invitiamo, ancora una volta, ad essere cauti.
Non basta ripetere che tutto va alla grande perché magicamente ciò diventi realtà. Sono ancora molti i segnali che indicano come la ripresa sia ancora lontana. Basta guardare all'andamento dei consumi e del potere di acquisto delle famiglie: dati che non lasciano spazio a nessun ottimismo.
I primi nel triennio 2012-2013-2014 sono diminuiti del 10,7%, pari complessivamente a 78 miliardi di Euro.
Il potere di acquisto delle famiglie, invece, dal 2008 ha subito una contrazione del -13,4%.
La disoccupazione, inoltre, si mantiene su livelli insostenibili e siamo ancora ben lungi dall'aver innescato la sperata fase di ripresa del mercato del lavoro.
Il Governo deve avere la responsabilità e la serietà di cogliere questi timidi segnali positivi ed amplificarli, rendendoli stabili e strutturali. Solo così le dichiarazioni su "vittorie", "svolte" e "ripresa" troveranno quella base di realtà che, al momento, oggettivamente manca." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.