Il tasso di inflazione a settembre si conferma stabile al +0,4%.
Crescono maggiormente i prezzi dei beni del cosiddetto carrello della spesa, che segnano + 0,8%.
Questo si traduce, per le famiglie, in un aumento generalizzato dei costi, in termini annui, di +118,40 Euro.
Solo nel settore alimentare, invece, gli aumenti ammonteranno a +44,80 Euro.
La crescita dei costi dei beni essenziali non fa altro che aggravare la situazione delle famiglie, i cui redditi non riescono a far fronte alla crescita della spesa.
Tale andamento sarebbe aggravato in maniera insostenibile dagli aumenti dell’IVA dal 2020, che devono essere scongiurati in ogni modo dal Governo, per evitare conseguenze catastrofiche sulle famiglie e sull’intera economia.
Alla luce di questi dati è sempre più evidente la necessità di un’azione concreta e incisiva da parte del nuovo Governo che, oltre al taglio del cuneo fiscale per incentivare l’occupazione e dare nuovo ossigeno alla domanda interna, dovrebbe disporre investimenti per la crescita, lo sviluppo, la ricerca e la modernizzazione delle infrastrutture. Operazioni fondamentali per dare un nuovo slancio all’intero sistema economico e restituire fiducia alle famiglie.