L’Istat diffonde oggi i dati relativi al tasso di inflazione che, a dicembre, si attesta al +0,9%. Il tasso medio per il 2017 si conferma, così, al +1,2%.
Tale tasso si traduce in una ricaduta pari a +355,20 Euro in più pagati da ogni famiglia nel corso dell’anno appena concluso. Un dato che, a nostro avviso, appare ancora sottostimato rispetto ai forti rincari a cui le famiglie hanno dovuto far fronte nel corso del 2017 e che, in ogni casso, risulta insostenibile per le famiglie.
Emerge con forza, infatti, il contrasto con le condizioni economiche dei cittadini, che ancora faticano a far quadrare i bilanci familiari
Addirittura il tasso relativo ai prodotti con maggiore frequenza di acquisto è pari al +1,5% nel 2017.
A pesare su tale andamento sono specialmente i costi dei trasporti, dei prodotti energetici e dei prodotti alimentari.
Un trend che non si arresterà nemmeno nel 2018, anno in cui il nostro Osservatorio ha calcolato un aumento di +939,74 Euro.
“E’ fondamentale arginare gli aumenti ingiustificati, avviando un attento monitoraggio dei prezzi e delle tariffe, per contrastare intollerabili fenomeni speculativi, che stanno creando gravi danni ai cittadini.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori.
Verifiche e controlli mirati devono essere effettuati soprattutto nel settore dei carburanti, i cui gli aggravi si ripercuotono in modo diretto sulle tasche degli automobilisti ma anche indirettamente sui prezzi dei beni di consumo, poiché nel nostro Paese il trasporto dell’86% delle merci avviene su gomma.
Non ci stanchiamo di ribadire, inoltre, la necessità di avviare interventi incisivi sul fronte occupazionale e della redistribuzione dei redditi. Tali operazioni risultano fondamentali per risollevare i bilanci familiari e la domanda interna, per mettendo così di aprire una nuova fase di crescita.