La produzione a marzo è praticamente ferma (variazione nulla rispetto a febbraio e +0,5% rispetto a marzo 2015).
Questo il grave segnale di allarme lanciato oggi dall'Istat.
Un indicatore che continua a risentire notevolmente della contrazione della domanda interna avvenuta in questi anni: basti pensare che dal 2012 al 2015 la diminuzione dei consumi risulta pari al 10% (con una riduzione complessiva della spesa delle famiglie di 75,5 miliardi di Euro).
Il calo della produzione è sintomo della crisi del mercato e delle famiglie, ma anche causa fortemente probabile di una nuova crisi occupazionale.
"Il lavoro, quindi, torna come nodo centrale dell'intero sistema economico, dal quale ripartire per rimettere in moto un sistema produttivo ormai provato da anni di crisi, che non può contare nemmeno più sul traino dell'export." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Per questo è urgente agire con determinazione e responsabilità per risollevare tale situazione, attivando al più presto quel Piano Straordinario per il Lavoro che invochiamo da tempo. Un piano che dovrà prevedere i necessari investimenti per:
– lo sviluppo tecnologico e la ricerca;
– la realizzazione di opere di messa in sicurezza di scuole e ospedali;
– la modernizzazione di infrastrutture, reti e trasporti;
– l'avvio di un programma per lo sviluppo e la valorizzazione dell'offerta turistica nel nostro Paese. Creare occupazione e operare una redistribuzione dei redditi sono le vere priorità del Paese, di cui l'Italia ha bisogno per uscire veramente dalla crisi.