L’Istat diffonde i dati relativi alla produzione industriale a novembre, ferma rispetto ad ottobre. Si ridimensiona, invece, il tasso di crescita sull’anno, che si attesta al +2,2%.
Si percepisce immediatamente da tale dato quanto il nostro sistema economico sia ancora permeato da una profonda fragilità ed emerge in tutta chiarezza l’esigenza di strategie mirate a rilanciare e rendere strutturale la crescita.
Non dimentichiamo che tale andamento si abbina ad una allarmante crescita delle disuguaglianze nel nostro Paese e ad un trend occupazionale movimentato essenzialmente da contratti a termine.
“In tale ottica è urgente che chi sarà chiamato a guidare il Paese assuma con responsabilità il compito di gettare le basi per una ripresa stabile e duratura.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.
In tal senso risulta fondamentale lo stanziamento di investimenti per la modernizzazione, lo sviluppo e la ricerca. È indispensabile, inoltre, un impegno deciso per tagliare le tasse sul lavoro per imprimere un nuovo impulso all’economia del Paese, facendo crescere l’occupazione ed il potere di acquisto delle famiglie. Queste ultime, come continuiamo a registrare presso i nostri sportelli, attraverso il nostro contatto quotidiano con i cittadini, si trovano ancora in una situazione di disagio, con capacità di spesa e consumi al di sotto di quanto registrato dall’Istituto di Statistica.
Per questo si rende necessario aprire immediatamente nuove prospettive occupazionali e lavorare affinché quelle create si stabilizzino; in tal modo si darebbe ossigeno alle famiglie, che molto spesso sono costrette a sostenere figli e nipoti disoccupati, con un onere di circa 450 Euro al mese.