Decisa battuta di arresto per la produzione industriale che, a settembre, dopo 4 mesi di crescita, segna una diminuzione del -1,3% rispetto ad agosto 2017.
Un dato che conferma le nostre preoccupazioni circa la mancanza di riforme di carattere strutturale utili a far crescere in maniera stabile e duratura la nostra economia.
Non dimentichiamo che tale andamento si abbina ad un trend occupazionale fermo, che continua a rappresentare uno dei principali problemi del Paese.
“In tale ottica è fondamentale dare un vero segnale di svolta attraverso lo stanziamento di investimenti per la modernizzazione, lo sviluppo e la ricerca nonché tagliare le tasse sul lavoro per restituire nuovo impulso all’economia del Paese, facendo crescere l’occupazione ed il potere di acquisto delle famiglie.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.
Le misure contenute nella legge di bilancio non sono che un primo passo in questa direzione. È bene pensare alla ripresa occupazionale dei giovani, ma non dimentichiamo che buona parte dei disoccupati si trova oltre la soglia dei 52 anni.
I bilanci familiari si trovano ancora in affanno: la causa principale risiede nella necessità di sostenere figli e nipoti senza lavoro, con un onere pari a circa 450 Euro al mese.
Per questo il rilancio del mercato del lavoro e la redistribuzione dei redditi assumono un valore fondamentale ai fini della fuoriuscita dalla fase di bassa crescita in cui il nostro Paese si trova da troppi anni, con gravi ripercussioni sulla tenuta sociale.