L’Istat diffonde i dati relativi ad una nuova crescita della produzione industriale del +0,5% ad ottobre, che torna positiva dopo la battuta di arresto segnata a settembre. Sull’anno il tasso di crescita aumenta del +3,1%.
Un dato che dimostra ancora tutta le fragilità del nostro sistema economico, che necessita di strategie mirate a rendere strutturale e duratura la crescita.
Non dimentichiamo che tale andamento si abbina ad una forte crescita delle disuguaglianze e ad un trend occupazionale fermo, che continua a rappresentare uno dei principali problemi del Paese.
“In tale ottica si rende sempre più urgente dare un vero segnale di svolta attraverso lo stanziamento di investimenti per la modernizzazione, lo sviluppo e la ricerca. È indispensabile, inoltre, un impegno deciso per tagliare le tasse sul lavoro per imprimere un nuovo impulso all’economia del Paese, facendo crescere l’occupazione ed il potere di acquisto delle famiglie.” – dichiara Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.
Aprire nuove prospettive occupazionali significherebbe dare ossigeno alle famiglie, che molto spesso sono costrette a sostenere figli e nipoti disoccupati, con un onere di circa 450 Euro al mese.
L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato che, se il tasso di disoccupazione si attestasse al 6%, il potere di acquisto delle famiglie registrerebbe un incremento di circa +40 miliardi di Euro l'anno. Incremento che sarebbe in grado di rimettere in moto una domanda interna ancora in forte crisi, fornendo a sua volta un ulteriore impulso alla crescita occupazionale.
Il Governo è chiamato ad impegnarsi concretamente per il rilancio del mercato del lavoro e la redistribuzione dei redditi, che assumono un valore fondamentale ai fini della fuoriuscita dalla fase di bassa crescita in cui il nostro Paese si trova da troppi anni, con gravi ripercussioni sulla tenuta sociale.