I dati appena diffusi dall’Istat in merito alla produzione industriale, in calo del -0,3% nel primo trimestre 2017, rappresentano l’ennesima conferma dell’instabilità del sistema economico e produttivo. La diminuzione riguarda tutti i comparti e arriva dopo due trimestri di espansione, dimostrando l’andamento altalenante che da tempo caratterizza nostro sistema economico: la ripresa, purtroppo, è ancora lontana.
Per quanto sia inquietante, comunque, la flessione della produzione industriale non ci sorprende. Considerando che molte famiglie vivono in condizioni di estremo disagio e che la disoccupazione continua ad attestarsi a livelli a dir poco allarmanti (11,7% nel mese di marzo), non è pensabile che la situazione possa migliorare senza interventi mirati ed incisivi che imprimano una reale svolta all’economia.
Avviare un Piano Straordinario per il Lavoro che preveda investimenti per lo sviluppo, l’innovazione e la crescita, che includa un programma per la messa in sicurezza antisismica e che valorizzi l’offerta turistica nel nostro Paese è il primo, fondamentale passo per restituire nuova linfa al mercato occupazionale.
“Il rilancio dell’occupazione è un dovere etico e morale, oltre che una necessità dal punto di vista economico e sociale, a cui il Governo è chiamato a rispondere. Quando la situazione occupazionale migliorerà stabilmente, torneranno a crescere in misura significativa anche i consumi e, di conseguenza, la produzione” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.