La produzione industriale nel 2013 segna una nuova, allarmante, frenata. A rilevarlo è l'Istituto di Statistica Nazionale, che attesta una diminuzione del 3% rispetto al 2012.
Un andamento quasi inevitabile, che va di pari passo con la preoccupante contrazione dei consumi registrata negli ultimi anni.
Secondo quanto rilevato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori la contrazione dei consumi nel triennio 2012-2013-2014 toccherà quota -9,2% (che equivale ad una caduta della spesa delle famiglie di circa 65,7 miliardi di Euro, pari a una minore spesa di 2.638 Euro a famiglia).
Nel dettaglio ha registrato un calo del -4,7% nel 2012, del -3,4% nel 2013 e si prevede nel 2014 un’ulteriore frenata del -1,1%.
Di fronte ad una contrazione della domanda di tale portata, gli effetti negativi sulla produzione e sull'occupazione sono inevitabili.
"Per questo, come ribadiamo da anni, se veramente si vuole intervenire per contrastare tale tendenza il punto di partenza deve essere un serio e determinato rilancio della domanda interna." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Basta con aiuti alle banche ed al sistema finanziario, basta con misure depressive, ma soprattutto basta con il continuo rinvio delle operazioni vitali necessarie ad avviare la ripresa del potere di acquisto delle famiglie e dell'occupazione.
Ci riferiamo in particolare ai tanto annunciati, ma ancora attesi, tagli a sprechi, abusi, inefficienze; all'intensificazione della lotta all'evasione fiscale; all'azione di contrasto alle speculazioni di filiera che pesano sui cittadini e sull'intero mercato.
È necessario avviare con urgenza tali operazioni, destinando ogni centesimo di quanto ricavato alla detassazione a favore delle famiglie a reddito fisso ed allo stanziamento di investimenti destinati allo sviluppo tecnologico ed alla ricerca.