Necessario promuovere una nuova concezione delle politiche migratorie, all'insegna dell'accoglienza e dell'integrazione.
La Federconsumatori e l'Adusbef aderiscono con convinzione all'appello lanciato con la Marcia degli uomini scalzi.
"Un cammino di civiltà", come recita il testo dell'appello, una presa di responsabilità doverosa nei confronti di tutte quelle donne, uomini, bambini, che ogni giorno mettono a rischio le proprie vite e le proprie esistenze in nome di una speranza di sopravvivere.
Non solo traversate su barche fatiscenti e sovraffollate, ma viaggi in silos, tra i motori delle auto e dei camion: viaggi in cui ci si lascia indietro tutto, persino la dignità della condizione umana.
Una tragedia sotto ogni punto di vista, che vede ormai il valore della vita ridotto a merce di scambio.
Di fronte a questo nessuno si può permettere di condannare, disprezzare, svilire e denigrare.
Riservare questi atteggiamenti a chi approda nel nostro Paese significa esserci spogliati, anche noi, di ogni umanità. Significa aver abbandonato la civiltà per lasciarsi divorare dalla paura.
L'appello che condividiamo e promuoviamo, quindi, è un appello a difendere con forza e convinzione il valore della vita umana, a perseguire una realizzazione che trova nella solidarietà, nella condivisione e nella partecipazione le sue condizioni fondanti.
Per questo l'11 settembre parteciperemo alle iniziative promosse, su tutto il territorio, dalla piattaforma e rilanciamo la richiesta dei necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee in nome di una nuova sensibilità, di una vera accoglienza e di una vera volontà di integrazione.