Vige dal 6 Agosto l’obbligo di esibire il green pass per imbarcarsi su voli internazionali, dal 1 Settembre anche per i voli nazionali, ma nonostante ciò, apprendiamo da fonti di stampa, al terminal 1 e 3 dell’aeroporto di Fiumicino il personale addetto ai controlli sicurezza dei gate per le partenze è sprovvisto di QR code reader. Di fatto, quindi, risulta impossibile, per gli addetti, verificare la validità del green pass. Su quali basi, allora, i passeggeri vengono ammessi all’imbarco?
Un vero e proprio mistero a cui Aeroporti di Roma dovrà rispondere. I green pass, infatti, vengono sì esibiti dai passeggeri, ma nessuno ne verifica l’effettiva validità con un lettore, né la corrispondenza con l’identità della persona che lo esibisce.
In questo modo si mette a rischio la sicurezza non solo dei passeggeri, ma dell’intera popolazione del luogo in cui sono diretti: si configura in tal modo un vero e proprio vulnus alla salute pubblica.
Ogni mese transitano dall’aeroporto, infatti, oltre 1,3 milioni di passeggeri. Per questo è urgente prendere provvedimenti, dotando gli addetti ai controlli, anch’essi esposti a forti rischi, dei necessari supporti per il controllo dei green pass. Chiederemo spiegazioni alla società che gestisce lo scalo romano e, al contempo, verificheremo la correttezza dei controlli in tutti gli altri scali e stazioni. Invitiamo in tal senso i cittadini a segnalarci eventuali mancanze o anomalie.
“Ci troviamo ancora in una fase estremamente delicata, in cui non è possibile abbassare la guardia e non è permessa alcuna leggerezza.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.