Quest’anno la Giornata mondiale dell’Ambiente si svolge in un clima quanto mai unico e particolare.
In Italia ci stiamo scrollando di dosso i postumi della pandemia che ha colpito duramente il nostro Paese, tra nuove diffidenze e attenzioni, in un contesto di totale rivisitazione delle abitudini più basilari del nostro vivere quotidiano.
In altre parti del mondo il virus continua a mietere vittime, colpevole la disattenzione e l’irresponsabilità di alcuni governanti, poco attenti al coronavirus, come lo sono stati nei confronti dell’ambiente.
In questa situazione parlare di salvaguardia del pianeta potrebbe apparire fuori luogo e invece la questione climatica non è mai stata importante e dirimente come ora.
Questa pandemia ci ha messo di fronte ad una realtà che troppo spesso abbiamo perso di vista: ci ha fatto comprendere e riscoprire come le risorse del pianeta non siano illimitate, come la natura sia sempre capace di sorprenderci e sopraffarci.
Questo momento ci offre l’opportunità di una ripartenza, di un nuovo modo di pensare, vivere, costruire e progettare la nostra presenza sul pianeta. Un’opportunità che parte dai giovani, i quali da un lato sono stati i meno intaccati dalla paura per il virus e, al contempo, negli ultimi anni si sono mostrati i più sensibili alla questione ambientale.
Loro rappresentano un’occasione unica per il nostro futuro: per questo è necessario agire con determinazione, con investimenti per lo sviluppo e la diffusione di nuove tecnologie, per l’educazione al consumo, alla produzione, al lavoro e ad una società sostenibile.
Nel mettere in discussione le certezze di cui ci siamo circondati finora non possiamo che ripartire dalla bellezza e dalla necessità di benessere, salute e libertà che solo un pianeta in buone condizioni potrà continuare a darci. Per questo l’impegno di tutti dovrà essere rivolto al rispetto, ad una nuova educazione a prendersi cura degli altri, della propria salute e dell’ambiente che ci circonda.