Da notizie di stampa abbiamo appreso che nei giorni scorsi, agli studenti dei 10 più importanti licei del Lazio, “è stata offerta la possibilità di confrontarsi con esperti del settore del gioco d’azzardo” ed ai primi 4 è stato attribuito un credito formativo per accedere al proprio percorso formativo.
Gli interventi sono stati svolti da dirigenti di aziende che gestiscono il gioco d’azzardo associate a Confindustria, con le lezioni abbellite da relazioni di docenti della Luiss su economia, marketing, diritto, comunicazione e sociologia.
Il fatturato di 90 miliardi delle aziende che gestiscono il gioco, dimostra che vi è una diffusione di massa del fenomeno del gioco d’azzardo a cui segue una crescita di rischi e problemi, testimoniata da oltre un milione di persone in stato di dipendenza da gioco d’azzardo patologico o rischio di caderci.
Questa situazione è stimolata da una pubblicità ossessionante che fa breccia, in una situazione di crisi come quella attuale, nelle persone in maggiore difficoltà economica, che cercano nel colpo di fortuna la soluzione ai gravi problemi che vivono.
In questo contesto qualcuno, non sappiamo se a livello centrale di Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca o a livello periferico, permette questa “formazione” che è come si affidasse a Totò Riina la formazione sul contrasto alla mafia!
Abbiamo perciò chiesto anche attraverso interpellanze di sapere dal Ministro cosa pensa di questa formazione che noi riteniamo insensata e dannosa.