Dopo le previsioni rosee dei mesi scorsi l’Istat registra una battuta di arresto in relazione alla fiducia dei consumatori.
“Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in diminuzione seppur con intensità diverse” – afferma l’Istituto di statistica, sottolineando come “la sfera economica, relativa allo scenario italiano e quella futura, che misura le attese, registrano un calo più deciso.”
Anche l’Istat conferma una ripresa delle “preoccupazioni sulla disoccupazione e, più in generale, sulla situazione economica del Paese”.
La disoccupazione, specialmente quella giovanile, incide ancora in maniera drammatica sulle condizioni di vita delle famiglie e spesso anche su quelle dei loro parenti più prossimi, che spesso si ritrovano a dover sostenere economicamente figli e nipoti disoccupati (con un onere calcolato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori in circa 450 Euro al mese).
Riceviamo quotidianamente richieste di supporto da parte di famiglie che non riescono a far fronte a rete, bollette e mutui. Nonostante i lievi segni di ripresa registrati da alcuni indicatori economici, le famiglie si trovano ancora in condizioni critiche.
In tale contesto l’accelerata dell’inflazione registrata negli ultimi mesi, unita alla mancata crescita dei redditi delle famiglie, accresce gli effetti negativi sull’andamento dell’economia.
“Per questo, come sosteniamo da tempo, è fondamentale intervenire con decisione affrontando la vera e principale priorità del Paese: il Lavoro.” – sostiene Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
Il primo passo in questa direzione è l’avvio di un piano strategico per il rilancio dell’occupazione, attraverso investimenti per la crescita e lo sviluppo, nonché attuando un taglio delle tasse sul lavoro.
Si tratta di una strategia fondamentale, se si vuole aprire una nuova fase improntata alla reale, stabile e duratura ripresa dei redditi delle famiglie ed al rilancio della domanda interna, necessario per sostenere la crescita e lo sviluppo della nostra economia.