Cala la fiducia dei consumatori, secondo l'Istat, che evidentemente è tornata a rilevare i dati in Italia.
Un dato che non potrebbe conoscere andamento diverso, viste le gravi condizioni del sistema economico e le pesanti ombre sugli sviluppi futuri.
Non esistono i presupposti, al momento, perché tale situazione possa cambiare. A maggior ragione dopo la notizia sulle clausole di salvaguardia, che subiscono l'ennesimo slittamento al 2018, senza essere definitivamente cassate.
È evidente che il Paese ha bisogno di interventi concreti e urgenti per la ripresa del potere di acquisto delle famiglie, per la redistribuzione dei redditi e per il rilancio dell'occupazione: tutte operazioni che nella legge di bilancio ancora scarseggiano.
Un Piano Straordinario per il Lavoro, è questa la priorità del Paese. Invece, soprattutto sul versante occupazionale, poco o nulla è all'orizzonte.
I veri segnali che farebbero cambiar orientamento al clima di fiducia sono l'avvio di piani di realizzazione e messa in sicurezza delle infrastrutture, investimenti per la ricerca e lo sviluppo, programmi per l'incentivazione del turismo.
Chiediamo al Governo un impegno concreto per far ripartire l'economia e, con essa, dare nuove prospettive al nostro Paese.
È necessario convogliare ogni risorsa, ogni centesimo, ogni sforzo in tale direzione, se necessario anche ricorrendo alla vendita di una parte delle risorse auree.
Il Paese, soprattutto in questo momento, ha bisogno di certezze, di speranze e di iniziativa. La realizzazione di un serio piano di messa in sicurezza degli edifici, da affidare a imprese competenti e verificate, è il primo passo per dare nuova fiducia ai cittadini, specialmente nel delicato momento che stiamo attraversando.