La Federconsumatori è da lungo tempo impegnata a difesa di un servizio 118 di qualità, in grado di fornire un soccorso avanzato, non solo qualificato, ma anche tempestivo. Il tempo è, infatti, una delle variabili fondamentali d’appropriatezza della prestazione sui codici rossi. Basti, al riguardo, osservare che su un arresto cardiaco un intervento reso oltre gli 8 minuti pregiudica drasticamente le possibilità di salvezza e recupero. Ben si comprenderà, per le ragioni espresse, la grande preoccupazione per l’intenzione d’eliminare radicalmente il numero 118 in luogo del numero generalizzato 112, valido indistintamente per tutti i tipi d’ emergenza, ma preclusivo della chiamata diretta per l’attivazione dei soccorsi.
Ciò non risponde minimamente all’interesse dei cittadini. In situazioni di emergenza, il contatto telefonico immediato con un operatore qualificato della centrale operativa è fondamentale ad assicurare quei minuti, secondi, attimi in più che fanno la differenza tra la vita e la morte della persona che necessita di soccorso. Questi i bisogni del cittadino che nessun ente sovranazionale ha inteso negare. L’Unione Europea ha infatti previsto l’introduzione del numero 112, nell’ambito dei rispettivi sistemi nazionali, come strumento per potenziare e non certo ridurre le garanzie dei cittadini a livello europeo.
Con la Direttiva 91/396/CEE si è chiesto ai paesi membri l’adozione di un numero unico europeo senza imporre l’eliminazione di quelli preesistenti. Al contrario all’art. 1 comma 2 la direttiva precisa testualmente che “Il numero unico europeo per chiamate di emergenza viene introdotto, ove opportuno, parallelamente a ogni altro numero nazionale esistente per tali chiamate” ed all’art. 4 che “ Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che le chiamate al numero unico europeo per chiamate di emergenza siano gestite appropriatamente e nella maniera meglio rispondente all'organizzazione nazionale dei sistemi di emergenza, nell'ambito delle possibilità tecnologiche delle reti.”
Alla luce di tali disposizioni, Federconsumatori esprime ferma contrarietà all’eliminazione della chiamata diretta di soccorso sanitario tramite numero 118, che, al contrario, va potenziata e migliorata nei singoli territori, al fine di assicurare la partenza tempestiva di mezzi qualificati dotati di personale idoneo.
È indispensabile recuperare la centralità del cittadino nel sistema d’emergenza. Tale processo prevede due ulteriori imprescindibili requisiti: la presenza del medico sui mezzi di soccorso avanzato e la partecipazione maggioritaria di mezzi pubblici ai soccorsi. Ribadiamo, in tal senso, il nostro fermo NO ad ogni forma di demedicalizzazione e privatizzazione di un servizio pubblico essenziale come il 118.