Il Ministro dello Sviluppo Economico ha annunciato nei giorni scorsi la volontà di intervenire sulla riduzione dei costi fissi delle bollette.
Una notizia che accogliamo con grande favore, dal momento che siamo stati i primi a lanciare l’allarme su tale aspetto, raccogliendo una campagna firme per una riforma generale degli oneri di sistema in bolletta che riteniamo ormai improrogabile, depositando poi tale petizione alla X Commissione del Senato.
È bene sottolineare in tal senso, però, che è necessario un duplice intervento, per dare un reale sostegno alle famiglie, ristabilire equità nel sistema tariffario e fronteggiare l’avanzata del fenomeno della povertà e vulnerabilità energetica.
Da un lato bisogna intervenire sugli oneri di sistema delle bollette dell’energia elettrica (tali oneri hanno un’incidenza del 22,6%), spostando sulla fiscalità generale alcune voci, ad esempio quelle relative alla transazione energetica ed eliminando del tutto altre voci, a partire dalle agevolazioni alla rete ferroviaria.
Inoltre è necessario, sulle bollette del gas, intervenire sulle accise, dal momento che in questo caso è il peso delle imposte ad incidere maggiormente sui bilanci delle famiglie, per l’esattezza il 38,59% (di cui 20,67% per le accise, il 2,75% per l’addizionale regionale e il 15,17% per l’IVA). In relazione a quest’ultima voce, se nei piani del Governo c’è davvero l’intenzione di aiutare le famiglie, sarebbe opportuno ridurre l’IVA al 10% sul consumo domestico (aliquota attualmente riservata solo ai primi 480 metri cubi).
Dall’altro lato è indispensabile dar seguito alle rassicurazioni fatte finora, rendendo automatico il bonus energia e gas per chi ne ha diritto, evitando alle famiglie complicazioni e iter lunghissimi che spesso le fanno desistere dal presentare richiesta.
In ultimo vorremmo esprimere tutto il nostro disappunto, manifestato già in fase di consultazione ad Arera, sull’ipotesi, avanzata dall’ANCI, di inserire la TARI in bolletta. Abbiamo sempre sostenuto la bolletta elettrica non debba essere appesantita da costi impropri e sosterremo tale posizione anche e soprattutto in questo caso. È necessario programmare, piuttosto, linee di intervento mirate al recupero dell’evasione in questo campo.