Intervengano le authorities per condannare tali comportamenti spregiudicati.
Oggi sulle pagine de Il Corriere della Sera torna alla ribalta un problema che denunciamo da anni: l'incomprensibile e volutamente astruso linguaggio utilizzato dalle aziende nelle bollette e nelle comunicazioni ai clienti.
Tecnicismi e termini misteriosi, che i cittadini devono decifrare con molta difficoltà, rivolgendosi spesso ai nostri sportelli per chiedere chiarimenti e delucidazioni.
Un linguaggio che nasconde una volontà ben precisa: far intendere il meno possibile, spesso per mascherare offerte poco trasparenti.
È questo il caso delle offerte presenti sul mercato libero, che spesso e volentieri presentano delle condizioni peggiorative rispetto a quelle del mercato di maggior tutela, in particolare per quanto riguarda le rateizzazioni.
Non è mai specificato chiaramente che, salvo rarissime eccezioni, chi aderisce a tali offerte non ha diritto alla rateizzazione del pagamento in caso di ritardi o conguagli di fatturazione, invece garantita nel mercato tutelato.
Ma questo non è il solo cavillo che si nasconde tra le righe dei complicatissimi contratti e delle comunicazioni commerciali delle aziende che operano nel settore dell'energia: è oggetto di una recente indagine condotta da IVASS, AEEGSI e Antitrust la pratica di far sottoscrivere polizze assicurative all'interno dei contratti (relative a guasti agli impianti domestici, con dei massimali ben stabiliti, o in caso di furto, o per la perdita momentanea del lavoro, ecc.).
Sono 20 i pacchetti che utilizzerebbero tale èscamotage, coinvolgendo 2 milioni di cittadini per un importo complessivo dei premi di circa 33 milioni di Euro. Cittadini ignari di aver sottoscritto una polizza, quindi all'oscuro della eventuale esigibilità (anche questa non è sempre garantita!).
Confidiamo in una rapida chiusura di tale indagine, con una condanna esemplare per chi attua pratiche così torbide e scorrette ai danni dei cittadini. Ci auguriamo, inoltre, che indagini analoghe vengano condotte in relazione alla mancata trasparenza ed alla incomprensibilità delle bollette e delle comunicazioni, studiate ad hoc per celare insidie e tranelli, spesso molto onerosi.