Sono tante le novità di questi giorni in tema di energia, a partire dalla riduzione delle tariffe dell’elettricità per i clienti sul mercato tutelato del 55,3% per il prossimo trimestre.
Si parla molto, in queste ore, anche dell’intervento che amplia la platea dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico, innalzando il livello Isee a 30mila euro.
Una misura più propagandistica che altro, dal momento che riguarda una platea strettissima: molto meno dell’1% delle famiglie italiane.
È evidente che si tratta di un provvedimento con cui si tenta di “coprire” e distogliere l’attenzione dalla mancata sterilizzazione degli oneri di sistema sull’energia elettrica, che riguarda una platea molto più vasta e che ha ricadute importanti: tali oneri pesano in bolletta, nel prossimo trimestre, per il 12,7%. Ecco perché continuiamo a chiedere al Governo di fare dietrofront su tale versante, per aiutare le famiglie in una fase ancora delicata, in cui è prematuro ogni tipo di smobilitazione dei sostegni. Inoltre, è indispensabile operare una profonda revisione e riforma di tali oneri, su cui ancora gravano voci obsolete, ingiustificate, oppure componenti che, per maggiore equità, dovrebbero essere spostate sulla fiscalità generale (come, ad esempio, il finanziamento alle fonti rinnovabili).