Federconsumatori chiede al governo e al Parlamento di prevedere, nella Legge di bilancio in esame alla Camera, la riduzione dell’aliquota Iva al 5% ai cittadini serviti dal teleriscaldamento. Una proposta che da tempo avanziamo, condivisa oggi anche da Utilitalia (Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) ed Airu (l’Associazione italiana riscaldamento urbano). Si tratta di una misura quanto mai necessaria, soprattutto con l’arrivo delle rigide temperature invernali.
Sono sempre di più i cittadini serviti da teleriscaldamento che denunciano presso i nostri sportelli la loro difficoltà nel far fronte ai costi esorbitanti delle bollette. A testimoniare tale disagio vi è anche il forte incremento dei casi di morosità.
La riduzione dell’aliquota Iva sarebbe un importante segnale di sostegno alle famiglie, che ovviamente da solo non basta: dovrebbe, infatti, essere accompagnato almeno da una sospensione dei distacchi per morosità incolpevole e dalla possibilità di rateizzare, anche su periodi di tempo molto lunghi, gli importi dovuti. Sono queste le richieste che molti cittadini rivolgono alle nostre sedi e ai nostri consulenti, impegnati da tempo contro i rincari dei prezzi del teleriscaldamento.
Anche Arera dovrà fare la sua parte: dopo aver rilevato numerose incongruenze sul metodo tariffario, è necessario ora che intervenga con una regolazione di tale metodo per allineare il costo di servizio per gli utenti ai reali costi produzione, superando l’attuale prassi dei cosiddetti costi evitati, un metodo, quest’ultimo, che va a discapito dell’interesse degli utenti.
Energia: Federconsumatori chiede che, nella Legge di bilancio, si riduca l’Iva al 5% per il teleriscaldamento.