Dal 1° Aprile le bollette di energia elettrica e gas segneranno una diminuzione.
Non è un pesce d’aprile anticipato, quello che comunica oggi l’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico.
Per quanto riguarda l’energia elettrica, la diminuzione sarà del -1,1% che corrisponde ad un calo su base annua, per un’utenza domestica tipo (2700 KW/h), di -6 €. Mentre per quanto riguarda il gas la diminuzione è più marcata, la percentuale si attesta al -3,8% pari, per un’utenza domestica con un consumo annuo pari a 1400 mc, a -46 € su base annua.
La riduzione complessiva del gas si attesta negli ultimi 12 mesi al -11%, con un risparmio di circa 140 Euro annui.
Il segnale importante, iniziato nei trimestri precedenti, è dovuto in larga parte alla modifica degli assetti del mercato del gas ed a un sistema di indicizzazione che passa dai contratti Take or Pay (più onerosi) ai contratti sulla base dei prezzi Spot del mercato all’ingrosso (cioè quelli più vantaggiosi, stabiliti in borsa sulla base di domanda e offerta).
Dove si auspicherebbero maggiori risultati è però sulla fattura elettrica.
Infatti nonostante l’influenza positiva della riforma del gas gli oneri di sistema persistono nel aggravare consistentemente i costi della bolletta elettrica. Basti pensare che in anno i costi relativi a questa voce sono aumentati dell’11%.
La bolletta elettrica non può continuare ad essere utilizzata come bancomat dal quale prelevare, a danno dei consumatori, per coprire spese che non hanno alcuna attinenza con il mercato elettrico.
È successo per gli incentivi alle imprese energivore, (a cui son stati elargiti ben 600 milioni di Euro), ora si ipotizza nuovamente di scaricare sulle bollette dei clienti domestici il peso del sostegno alle piccole e medie imprese.
A ciò si aggiunge un'ulteriore preoccupazione: il cosiddetto decreto legge IMU ha disposto un prelievo di 300 milioni di euro dai conti bancari della Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico al fine di concorrere alla copertura del mancato gettito derivante dagli interventi previsti dallo stesso decreto (tra cui la cancellazione della prima rata dell'IMU). Questo potrà comportare, anche se non nell’immediato, un incremento delle tariffe per ristabilire i conti della Cassa Conguaglio.
La Federconsumatori si oppone in ogni modo a tale previsione, e richiede all’Autorità e al Governo di intervenire tempestivamente con provvedimenti che riducano strutturalmente l’onerosità delle fatture di energia elettrica.
Un provvedimento quanto mai necessario, a maggior ragione se si pensa che le bollette italiane sono le più alte d'Europa (e quelle elettriche sono aumentate nell'ultimo decennio del +42,7%).
Pertanto è necessario:
1- Eliminare la componente A4 degli oneri di sistema che finanzia le agevolazioni sul costo dell’energia elettrica per la rete ferroviaria italiana dalla bolletta elettrica.
2- Eliminare l’IVA sugli oneri di sistema: una vera e propria “tassa sulla tassa”.
4- Disporre una revisione del bonus energia e del bonus gas, sia ampliandone l’accessibilità in base al reddito ISEE, che semplificando le procedure di richiesta e mantenimento degli stessi.