“Tanto rumore per nulla”: vorremmo fosse questo il titolo che campeggiasse su quotidiani e notiziari nei prossimi giorni, dopo la vera e propria corsa all’allarmismo verificatasi in questi giorni.
Un rilancio al rialzo dei prezzi dell’energia che, oltre a creare panico e preoccupazione, è stato alimentato da notizie imprecise e false, fino ad arrivare a decretare come certi gli aumenti stratosferici delle bollette di luce e gas. Ecco perché riteniamo fondamentale fare un po’ di chiarezza e ristabilire la verità in tale vicenda.
In molti, attraverso un processo di eccessiva sintesi e semplificazione, hanno addossato le colpe dei rincari alla transizione energetica. FALSO! Come sottolinea Timmermans parlando del pacchetto per la transizione energetica Fit for 55 “solo un quinto dell’attuale incremento può essere attribuito alla crescita del prezzo della CO2, il resto dipende dalle carenze del mercato. E se avessimo fatto il Green Deal 5 anni fa non saremmo in questa situazione” – ha poi ammonito, aggiungendo infine che “dovremmo accelerare le cose nella transizione alle energie rinnovabili in modo che l’energia rinnovabile a prezzi accessibili diventi disponibile a tutti.”
Altra notizia falsa circolata in questi giorni riguarda la certezza, addirittura l’ipotesi che tali aumenti siano già avvenuti. FALSO! Come è noto, le tariffe del mercato tutelato sono regolate da ARERA, che le aggiornerà il 28 settembre prossimo. Ci auguriamo che nel frattempo Governo e Autorità intervengano mettendo in atto ogni misura disponibile per calmierare tali tensioni. Forse non è il caso, in questa situazione di incertezza, programmare come si sta facendo l’abolizione del mercato tutelato.
Alla stangata si aggiunge il peso ormai insostenibile della tassazione: oneri di sistema e IVA applicata anche sulle tasse. VERO! La vera ingiustizia è che tutti i cittadini, chi ha meno possibilità economiche e chi invece appartiene alla fascia più ricca, pagano in maniera uguale gli oneri in bolletta, molti dei quali desueti e non più giustificabili. È vero, inoltre, che in casi come quello dei carburanti e del gas, l’IVA viene calcolata anche su tasse e accise, applicando di fatto una tassa su altre tasse.
Di fronte ad una situazione di tensione e di possibili aumenti che avrebbero un effetto deleterio per le famiglie e per l’intero sistema economico (secondo le stime dell’O.N.F.- Osservatorio Nazionale Federconsumatori +110 Euro annui per l’elettricità e +281 Euro per il gas) è fondamentale ed urgente che il Governo:
- Operi una urgente riforma della tassazione sull’energia, rimodulando oneri di sistema, accise e applicando l’IVA solo sui costi della materia prima e non su importi già comprensivi di altre tasse.
- Istituisca l’albo dei venditori autorizzati ad operare nel settore dell’energia in base a parametri che prendano in considerazione non solo la solidità e la correttezza e soprattutto il loro impegno nel campo dell’energia sostenibile.
- Utilizzare, come già proposte recentemente dal Presidente Arera, i proventi delle aste dei permessi di emissione CO2 per calmierare i prezzi. (Per tali voci, solo nel secondo trimestre, l’Italia ha ricavato 719 milioni di Euro.)
- Avviare delle politiche di sistema che puntino ad affermare la transizione nel nostro Paese senza creare inutili contrapposizioni tra chi promuove la sostenibilità e chi denuncia la grave emergenza sociale e l’avanzare della povertà energetica.