È stata annunciato nel pomeriggio l’approvazione in Commissione Bilancio dello slittamento al 1 gennaio 2022 della fine del mercato tutelato. Una proroga che era nell’aria e che ci aspettavamo da tempo, ma che crea non poco disorientamento per i cittadini, sui quali da anni ormai incombe tale minaccia.
Fin dal primo momento abbiamo contestato tale operazione, proprio alla luce di un mercato libero ancora caratterizzato da numerose criticità, da una scarsa concorrenza, da una ancor più carente trasparenza e da una incontrollata aggressività di venditori non ben definiti.
Se da un lato accogliamo positivamente la proroga, dall’altro però denunciamo come il tempo che ci separa da questo importante appuntamento non sia stato utilizzato in maniera efficace e proficua per predisporre tutti i provvedimenti necessari a garantire che i cittadini non vengano penalizzati da tale passaggio. Per questo si rende urgente e necessario adottare le opportune strutture indispensabili per tutelare i diritti dei cittadini in questa delicata transizione.
Nel dettaglio è necessario definire in maniera chiara e precisa l’albo dei venditori autorizzati ad operare nel mercato, sulla base di parametri di affidabilità e di garanzia sul piano economico-finanziario.
Bisogna adottate misure per regolamentare un mercato libero in preda alle più sfrenate forme di speculazione, il cui unico obiettivo è accaparrare clienti spesso anche sulla base di attivazioni non richieste e informazioni non veritiere.
È opportuno approntare forme di tutela per i cittadini morosi incolpevoli o interessati dal fenomeno della povertà o vulnerabilità energetica, in forte crescita nel Paese.
È necessario predisporre delle misure che caratterizzino l’energia elettrica quale bene essenziale, formula che impone maggiore cautela da parte dei gestori, specialmente in tema di attivazioni (spesso negate con motivazioni del tutto pretestuose e ingiustificate) e distacchi.
Infine è improrogabile fornire a cittadini ed imprese informazioni certe su cosa accadrà, al 1 gennaio 2022, ai cittadini che non avranno effettuato alcune scelta, per sottrarli alle narrazioni fantasiose e intimidatorie di venditori che con tale scusa minacciano i cittadini a scegliere la loro offerta.
Ci auguriamo che, nel tempo che ci separa da gennaio 2022 il Governo e gli enti preposti provvedano ad adottare tali provvedimenti indispensabili per regolamentare in maniera equa e adeguata uno dei settori in cui avvengono il maggior numero di irregolarità e abusi nel panorama nazionale.