Apprendiamo con disappunto le considerazioni espresse dal Presidente di ARERA che, in audizione in Parlamento, ha confermato che si inizierà già dal prossimo aggiornamento tariffario (gennaio 2019) a recuperare gli oneri che sono stati congelati negli ultimi sei mesi per contenere i rincari.
Anche qualora sui mercati registrasse una diminuzione dei costi dell’energia elettrica e del gas, in tal modo, i cittadini non ne percepirebbero alcun beneficio.
Una linea d’azione che va in tutt’altra direzione rispetto a quanto avevamo chiesto negli ultimi comunicati stampa e negli incontri con l’Autorità, nei quali avevamo sottolineato come il dilagante fenomeno della povertà energetica (che riguarda ormai oltre 4 milioni di famiglie), nonché le crescenti difficoltà economiche delle famiglie, necessitavano di una tutela concreta da parte dell’Autorità, che avrebbe dovuto operare un dilazionamento su tempi lunghi di tali “recuperi”.
In questo modo, a prevalere, sarebbero le esigenze e gli interessi delle aziende, a discapito dei bisogni dei cittadini. Una logica inspiegabile, dal momento che compito dell’ARERA è quello di “di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l'efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l'attività di regolazione e di controllo.
Condividiamo, inoltre, l’impegno manifestato dall’Onorevole Girotto di puntare sulle fonti rinnovabili, ma è evidente ormai che tali incentivi non possono pesare sulle tasche dei cittadini, specialmente in una situazione delicata come quella in cui ci troviamo oggi. Sarebbe opportuno, in tal senso, spostare tali incentivi sulla fiscalità generale.
Provvedimenti simili, inquadrati in un più ampio disegno di riforma generale degli oneri di sistema, sono contenuti nelle proposte che la Federconsumatori presenterà negli incontri richiesti con il Presidente della camera dei Deputati e con i Presidenti della Commissione Industria di Camera e Senato. Nell’ambito di tali appuntamenti avverrà la consegna della prima raccolta firme che i cittadini hanno sottoscritto nell’ambito della campagna per la rimodulazione degli oneri di sistema all’insegna dell’equità.