40 centesimi. È questo il prezzo della discriminazione imposto dall'amministrazione del Comune di Pomezia.
Una misura vergognosa quella che vede la differenziazione del menu a mensa per i bambini, a seconda del reddito.
Un'idea vergognosa, ai limiti dell'assurdo, che non si riesce a capire nemmeno come possa esser stata concepita.
"Si vogliono sottrarre le caramelle ai bambini, è proprio il caso di dire, ma solo a quelli più poveri, per di più esponendoli all'umiliazione davanti ai loro compagni." – dichiara Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori.
Chiediamo di ritirare immediatamente questa decisione ridicola e discriminatoria.
In caso contrario siamo pronti ad avviare tutte le opportune azioni legali del caso, come del resto abbiamo già fatto ad Adro, quando alcuni alunni furono messi a pane e acqua perché i genitori non avevano pagato le rette della mensa scolastica.