L'Istat rivela oggi una lieve riduzione del tasso di disoccupazione, che passa all'11,5%. "I miglioramenti sul mercato del lavoro proseguirebbero anche nel 2017 – prevede l'Istat – ma a ritmi più contenuti: le unità di lavoro sono previste in aumento dello 0,6% e la disoccupazione si attesterebbe all'11,3%".
Livelli ancora elevatissimi e preoccupanti, nonostante i timidi cenni di miglioramento.
Tale andamento e le prospettive per il prossimo anno dimostrano come la mancanza di opportunità lavorative, specialmente per i giovani, rappresenta ancora il problema più grave e urgente per il nostro Paese.
I dati sul PIL, che prevedono un aumento del +0,8% nel 2016 (stima rivista al ribasso di 0,3 punti percentuali rispetto a maggio) dimostrano quanto sia ancora timida la crescita.
"Per questo è urgente intervenire per invertire tale tendenza e dare nuove prospettive al Paese, che ormai da anni vive in una preoccupante situazione di stallo." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
C'è bisogno di una risposta forte e decisa per risollevare i bilanci familiari e creare nuovi redditi: una risposta che può provenire solo da una ripresa dell'occupazione.
L'elevata disoccupazione giovanile, che al Sud raggiunge picchi anche oltre il 60%, deve essere contrastata attivamente attraverso un serio Piano Straordinario per il Lavoro che preveda interventi mirati all'avvio di una nuova fase di sviluppo e di crescita, attraverso:
– lo stanziamento di investimenti destinati all'innovazione ed alla ricerca,
– la realizzazione e la modernizzazione delle infrastrutture soprattutto al Sud,
– la messa in sicurezza antisismica,
– la valorizzazione dell'offerta turistica.
Come sosteniamo da tempo, è opportuno e importante considerare che la ripresa del mercato occupazionale comporterebbe non comporterebbe solo un beneficio diretto, creando nuovo reddito per chi al momento è disoccupato, ma darebbe anche nuovo slancio alla domanda interna, alleggerendo le famiglie dell'onere del mantenimento di figli e nipoti senza occupazione (pari a circa 450 Euro al mese).
Uno studio effettuato dal nostro O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori rivela come, se la disoccupazione tornasse a valori intorno al 6% (livello pre-crisi, ancora eccessivo a nostro parere), la capacità di acquisto delle famiglie aumenterebbe di circa +40 miliardi di Euro l'anno.
Risorse preziose che permetterebbero al Paese tornare a crescere in maniera stabile e strutturale.