Sono molti i cittadini che ci stanno chiamando allarmati, in queste ore, dopo aver appreso la notizia del decreto di sequestro preventivo eseguito nell’ambito dell’inchiesta sulla vendita di diamanti a risparmiatori e investitori.
Una vicenda che ha coinvolto, oltre alle due società Intermarket Diamond Business S.p.A. (IDB) e Diamond Private Investment S.p.A. (DPI), anche Banco BPM, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena e Banca Aletti per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Alla luce dei suddetti sviluppi giudiziari riteniamo opportuno ribadire che, nonostante lo svolgimento dell’indagine, gli istituti di credito non possono sottrarsi agli impegni assunti con le Associazioni dei Consumatori, in primis la Federconsumatori, per il ristoro dei risparmiatori truffati.
Per questo chiediamo alle banche di liquidare tutti i risparmiatori che hanno titoli di possesso pur non avendo disponibilità del bene, perché sequestrato, nonché di surrogare i cittadini coinvolti.
Per le banche che, come Monte dei Paschi di Siena, non hanno mai risposto alle molteplici richieste di incontro con le Associazioni per la conclusione di protocolli di conciliazione, è giunto con urgenza il momento di attivarsi per indennizzare in modo adeguato gli aventi diritto.
La Federconsumatori è pronta ad assumere tutte le iniziative necessarie per accelerare la restituzione delle pietre ai risparmiatori truffati.