Cresce l'allarme relativamente alle disposizioni contenute nel cosiddetto Decreto Appropriatezza.
Sono tanti, troppi, i fronti sui quali si registrano difficoltà e criticità, anche di carattere tecnico.
Le cosiddette condizioni di erogabilità stanno determinando, infatti, per i cittadini l'allungamento dei tempi di attesa e il rischio di non sostenibilità delle spese per esami e terapie; per i medici, gravi "sottrazioni di tempo clinico" per definire diagnosi e cure.
Una situazione intollerabile, in cui regnano l'incertezza e la mancanza di informazione e chiarimenti.
Per questo Federconsumatori chiede al Ministro di intervenire al più presto per correggere le inaccettabili incongruenze, responsabili di:
– aver creato una situazione di vero e proprio caos negli studi e negli ambulatori;
– non aver provveduto a limitare i tanto temuti "errori di appropriatezza clinica";
– aver introdotto il rischio di tickets a carico dei pazienti non giustificati e soprattutto non sostenibili;
– aver ignorato la vulnerabilità dei sistemi informatici, più volte richiamata dal Garante della Privacy.