Adusbef e Federconsumatori sono favorevoli ai fondi Tltro studiati dalla Bce, il cui impatto positivo sul Pil – stimato dal Governatore di Bankitalia Visco – potrebbe raggiungere lo 0,5%, a patto che la grande massa di liquidità venga erogata alle imprese, superando la strozzatura esosa dell’intermediazione creditizia, i cui lacci, lacciuoli e folli garanzie richieste dalle banche, lo impediscono.
Inutile girare attorno al problema bancario. Le nuove misure di acquisto degli Abs e delle obbligazioni garantite decise dalla Bce, assieme al Tltro, potranno avere un impatto considerevole sul bilancio, solo se arriverà all’economia reale, non impiegando quella liquidità come già accaduto, per risolvere bilanci e sofferenze delle banche, con massicci acquisti di titoli pubblici.
Gli investimenti, sia pubblici che privati, non si rimettono in moto con la restrizione creditizia e tassi di interesse speculativi, su prestiti e mutui, ma con una sforbiciata al costo del denaro ancora troppo elevato in Italia, rispetto al resto d’Europa, assieme ad un cambio di strategia monetaria per un aumento del tasso di inflazione, che paradossalmente potrebbe riattivare i consumi a picco e far aumentare la fiducia dei consumatori e delle famiglie per il futuro.