Anche se la filosofia di fondo viene considerata positiva e convincente, molto deve essere fatto per cambiare il rapporto di fiducia tra Governo e famiglie. Infatti tagliare sprechi,privilegi e costi della politica per dare risorse alle famiglie meno abbienti va bene e sicuramente darà una mano anche a un mercato molto depresso e quindi anche alla intera economia. Ma il problema vero sta nell'inversione di tendenza al tasso di disoccupazione, ora al 13%, per non dire di quello indecente dei giovani ad oltre il 42%. Allora il Governo deve mettere in campo una forte strategia per investimenti sui settori trainanti dello sviluppo quali quelli dell'innovazione e ricerca, del turismo, della messa in sicurezza degli edifici scolastici ecc..Quindi si rende necessario un forte piano per il reperimento di risorse attraverso il superamento degli sprechi, di recupero della allucinante evasione fiscale, oltre l'allentamento del patto di stabilità dei comuni ed inoltre una politica di rilancio da convenire nella intera Comunità Europea. È attraverso una tale politica che si risponde non solo a un diritto fondamentale quale il lavoro, ma così operando si ricostituisce un potere di acquisto delle famiglie depauperato del 13,4% dal 2008- dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.