I segnali provenienti dai dati odierni dell’Istat sul potere di acquisto e della Confcommercio sui consumi confermano chiaramente la situazione di profonda crisi che l’intero Paese sta vivendo.
L’ulteriore frenata del potere di acquisto delle famiglie, infatti, porta tale dato a raggiungere un livello record: dal 2008 ad oggi, secondo i dati aggiornati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, la capacità di acquisto delle famiglie è diminuita del -13,4%.
Una contrazione allarmante, che non può che riportare conseguenze disastrose sul fronte dei consumi che, infatti, solo nell’ultimo biennio, sempre secondo i nostri dati, sono diminuiti del -8,1% (pari ad una caduta complessiva della spesa delle famiglie di circa 60 miliardi).
Tale andamento, come denunciamo da anni, sta trascinando le famiglie e l’intero sistema economico alla deriva: la crisi della domanda di mercato, infatti, continua a produrre disoccupazione e fallimenti.
In tutta risposta il Governo, anziché avviare una seria politica per il rilancio della domanda interna e dell’occupazione, è indaffarato nel creare ulteriore confusione e panico nei cittadini.
“Questi ultimi dovranno infatti fare i conti con una nuova tassa (la IUC), che si rivelerà, secondo le nostre stime, addirittura peggiore dell’IMU.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Per risollevare questa drammatica situazione è necessario che il Governo cambi decisamente direzione, avviando misure urgenti per il sostegno alle famiglie a reddito fisso (in modo da consentire una ripresa della domanda interna) e per il rilancio degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca.
Le risorse per tali operazioni sono da ricercare principalmente attraverso:
– la realizzazione dei tanto annunciati tagli a sprechi, inefficienze, privilegi;
– il potenziamento della lotta all’evasione fiscale, anche attraverso l’attuazione degli accordi con paesi terzi.