La Confcommercio afferma oggi che nel mese di dicembre l'indice del disagio sociale è salito, passando da 19 a 19,2 punti. Inoltre la disoccupazione estesa è cresciute dello 0,1%.
Finalmente si torna con i piedi per terra. Dati reali a fronte di una situazione ancora estremamente preoccupante.
Conoscere le vere condizioni delle famiglie e dell'economia è fondamentale al fine di avviare politiche economiche realmente efficaci ed utili alla crescita.
Per questo invitiamo a diffidare degli indicatori "amici", che asseriscono come tutto vada nel migliore dei modi e come le misure attuate abbiano ottenuto risultati eccellenti.
Si tratta di veri e propri alibi per rimandare i veri provvedimenti di cui il Paese ha bisogno.
"Invitiamo chi si presta a queste tattiche a trascorrere una giornata nei nostri sportelli, tra risparmiatori truffati, pensionati che non riescono a pagare nemmeno l'utenza dell'acqua e famiglie che sono costrette a tagliare persino i consumi alimentari." – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
La persistente crisi delle famiglie e la "ripresa dell'economia che stenta ad assumere ritmi di sviluppo sostenuti" rappresentano dei campanelli di allarme, che chiamano a gran voce un intervento urgente del Governo.
Ancora una volta ribadiamo che, per una vera e duratura ripresa, sia del reddito che della produzione, è indispensabile intervenire concretamente sul versante occupazionale, attraverso Piano Straordinario per il Lavoro che stanzi investimenti per:
– l'innovazione e la ricerca;
– la realizzazione di infrastrutture, soprattutto al Sud;
– la realizzazione di un programma di sviluppo per il settore del turismo, vera risorsa del nostro Paese;
– la messa in sicurezza del patrimonio culturale e scolastico.
Fino a quando il Governo non si deciderà ad affrontare seriamente l'emergenza lavoro la vera ripresa sarà sempre più lontana e, con essa, il benessere delle famiglie.