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Il Crac Marenco da 4 miliardi coinvolge ben 12 società di import-export di gas naturale ed energia elettrica.

Leggendo tra le righe dei capi di imputazione si scorge come gli illeciti ipotizzati nei confronti degli indagati siano principalmente reati tributari: dichiarazione fiscale infedele, omesso versamento delle imposte, sottrazione al pagamento delle accise.

In tal modo la Cassa per i servizi energetici e ambientali (la stessa da cui si vorrebbero prelevare le risorse per il salvataggio di Alitalia, idea improponibile che ci trova nettamente contrari) si trova depauperata di ingenti somme necessarie a tutelare i cittadini in caso di repentini aumenti del costo dell’energia.

Non vorremmo che tale vicenda si riveli nell’ennesima beffa a danno dei cittadini: nessuno si azzardi a scaricare in bolletta o in qualsiasi modo sugli utenti i costi dei mancati versamenti delle aziende coinvolte nel crac.

Quanto accaduto mette in luce, per l’ennesima volta, l’urgenza di prevedere una riforma generale degli oneri di sistema, come promesso dal Presidente della X Commissione al Senato in occasione della consegna delle migliaia di firme raccolta nella campagna condotta da Federconsumatori.

Inoltre è necessario aprire un tavolo di confronto con consumatori, aziende, Autorità e rappresentanti di grossisti e trader per prevedere le forme di tutela indispensabile in caso di mancato versamento di oneri e imposte da parte delle aziende, per fare in modo che in nessun caso siano chiamati a pagare i cittadini.

Si tratta di una misura fondamentale e doverosa, soprattutto alla luce del delicato momento che stanno attraversando le famiglie testimoniato dall’aumento della povertà energetica nel nostro Paese.

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