In Comunicati, Politica e Società

Desta estrema preoccupazione la scelta del Governo italiano di non aderire alla lettera firmata da 79 Paesi a sostegno della Corte Penale Internazionale (CPI), oggetto di attacchi e sanzioni (che ne depotenzieranno l’attività di indagine) da parte dell’amministrazione Trump. Un’assenza che pesa e che, unitamente alla recente vicenda sul caso Almasri e sull’inaccettabile silenzio del Presidente del Consiglio, non fa che sollevare gravi interrogativi sul reale impegno del nostro Paese nel difendere i principi di giustizia e legalità internazionale.

La Federconsumatori, come associazione a tutela dei diritti di tutti i cittadini, ritiene inaccettabile l’attacco alla CPI, che rappresenta uno strumento essenziale per garantire che i crimini più gravi non restino impuniti, proteggendo le vittime e rafforzando la fiducia nella giustizia a livello globale. Colpire questa istituzione significa erodere lo stato di diritto internazionale e depotenziare la tutela dei diritti umani.

Di fronte ai gravi tentativi di delegittimare la Corte, ci saremmo aspettati che il nostro Governo prendesse una posizione chiara e ferma, in linea con i principi di democrazia e legalità che l’Italia ha sempre promosso e difeso. Il mancato sostegno alla dichiarazione congiunta è un segnale preoccupante, che rischia di allontanare il nostro Paese dai suoi tradizionali alleati e di indebolire la lotta per la giustizia internazionale.

Non vorremmo, anzi, che il silenzio dell’Italia celasse la volontà di associarsi ad azioni vendicative e prevaricanti, messe in atto dagli Stati Uniti e da criminali di guerra per promuovere una nuova era fatta di impunità, prepotenza, ingiustizia. Ipotesi rafforzata, tra l’altro, dal fatto che il vicepremier si era lasciato scappare una infelice battuta sulla necessità di aprire un’inchiesta sulla CPI (in relazione alla notizia circolata circa un presunto fascicolo sull’operato del Governo per ostacolo all’amministrazione della giustizia).

Ci auguriamo che la mancata adesione dell’Italia sia stata una “distrazione” dettata dall’attuale latitanza della Premier, o di una mancata informazione non circolata nelle chat ufficiali.

Chiediamo, quindi, un atto ufficiale da parte del Governo italiano, affinché si faccia promotore attivo nella difesa del diritto internazionale e dei valori che stanno alla base della nostra Costituzione. Il silenzio, stavolta, è davvero inaccettabile, e sottenderebbe una complicità con l’attuale l’amministrazione Usa che condannerebbe l’Italia all’isolamento dal resto dei Paesi europei e nel contesto internazionale.

CPI: inaccettabile il silenzio dell’Italia sul gravissimo attacco al diritto internazionale.

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