In Comunicati, Salute

Sono molti i cittadini che ci scrivono lamentandosi delle interminabili code presso i drive in per effettuare i tamponi necessari a verificare il contagio da Covid-19.

Dalle 2 alle 8 ore di attesa, a seconda dei casi e dei momenti della giornata. Lunghe ore spesso trascorse con bambini o persone con la febbre alta costrette a stare in auto in attesa del tampone, mentre le temperature esterne si abbassano.

Alcune regioni hanno messo a disposizione dei cittadini un monitoraggio in tempo reale delle code presso i drive in.

Inoltre, per far fronte alla crescente domanda ed arginare le lunghe attese molte regioni hanno dato la possibilità ad alcuni centri privati di effettuare i tamponi, ma sono ancora estremamente varie e disomogenee le condizioni applicate di regione in regione.

Ad esempio nel Lazio i laboratori abilitati e convenzionati con la Regione possono effettuare i test rapidi antigenici. Sono 34 le strutture private hanno comunicato l’adesione alla tariffa concordata di 22 euro per effettuare i test rapidi antigenici, così come previsto da un accordo tra la Regione Lazio e le associazioni di categoria. Venti di queste sono a Roma. A quanto i cittadini ci segnalano, però, in molti casi si tratta di pubblicità ingannevole, dal momento che se si vuole effettuare il tampone naso faringeo e oro faringeo è necessario acquistare un pacchetto da circa 60 Euro.

In Lombardia è possibile rivolgersi a una quindicina di centri accreditati che già analizzano i tamponi per il servizio sanitario o ad altre strutture private, purché dotate di laboratori di microbiologia e, dunque, autorizzate ad erogare i test in base alla delibera regionale del 12 maggio. I costi variano dai 25 fino a circa 100 euro.

In Piemonte esistono alcuni centri convenzionati autorizzati ad effettuare il tampone con un costo medio di 80 Euro.

Questo per fare solo alcuni esempi: regione che vai, ordinanze e prezzi che trovi!

Non tutti i tamponi, poi, sono uguali: i tamponi molecolari si possono effettuare sia nel pubblico che nel privato in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Basilicata, Campania e Trentino. Negli altri casi privatamente si possono effettuare i test rapidi, in genere meno costosi.

In tutto questo caos i cittadini sono spesso disorientati, frastornati dalle numerose differenze e dalla disorganizzazione.

Per questo invitiamo il Governo a coordinare meglio con le regioni la gestione dell’emergenza, per far sì che in tutto il Paese si garantiscano livelli omogenei di sicurezza e tutela della salute.

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