Destano forte preoccupazione le notizie relative al contagio da Covid-19 all’interno delle RSA, ai presunti tentativi di occultamento e alle scarse o inesistenti precauzioni adottate per i pazienti e per gli operatori sanitari.
Alle autorità che hanno aperto fascicoli su tali vicende chiediamo di andare fino in fondo nell’accertare le responsabilità di chi poteva intervenire e non lo ha fatto, nonché di chi ha tentato di nascondere la presenza di contagi.
Le famiglie degli anziani ricoverati presso tali strutture hanno il diritto di conoscere la verità, hanno diritto alla piena trasparenza da parte di chi gestisce le strutture e, giustamente, vogliono sapere in che modo i loro cari sono tutelati dalla devastante pandemia che attanaglia il Paese.
Famiglie che sono protagoniste di una sofferenza nella sofferenza: non solo non possono vede i propri cari in questa grave situazione, ma sono costantemente angosciate dal sospetto che non vengano adottate le precauzioni necessarie ad assicurarne la salute.
Quando ci si affida a queste strutture è per assicurare ai propri cari una assistenza continua e attenta, nell’ottica di garantire loro una maggiore sicurezza. Non si può tollerare, invece, che proprio dove dovrebbero essere più protetti, gli anziani si trovino più a rischio.
“Ecco perché, come Federconsumatori, siamo pronti a costituirci parte civile in ogni procedimento in cui sarà verificata una carenza o una condotta illegale della struttura.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.
Inoltre offriamo la nostra assistenza e la nostra disponibilità di supporto e informazione alle famiglie degli anziani ricoverati ed agli operatori, affinché possano conoscere in che modo far valere i loro diritti in questa delicata situazione.