È del tutto privo di fondamento ciò che ci stanno riferendo in questi giorni molti utenti che si sono visti respingere ogni richiesta di rimborso e/o di modifica delle prenotazioni di titoli di viaggio da parte di alcune aziende del trasporto aereo e ferroviario. Numerosi consumatori riferiscono di aver chiesto la restituzione degli importi pagati per l’acquisto di biglietti ferroviari con Italo e di biglietti aerei con EasyJet o almeno l’emissione di un voucher da poter utilizzare in un altro momento: ogni richiesta, però, è rimbalzata contro un muro di gomma. Considerando che il decreto del 2 marzo scorso prevede specifiche tutele per coloro i quali abbiano acquistato titoli di viaggio e pacchetti turistici ora inutilizzabili a causa della situazione di emergenza in cui versa il Paese, i due vettori stanno deliberatamente infrangendo i legittimi diritti degli utenti. Una condotta di questo tipo sarebbe inaccettabile in qualsiasi contesto ma diventa addirittura deprecabile in un momento tanto delicato per l’intera popolazione.
In base alle recenti disposizioni agenzie, vettori e tour operator sono tenuti ad offrire a coloro i quali abbiano acquistato titoli di viaggio del trasporto aereo, marittimo e ferroviario fino al 3 aprile una soluzione alternativa al prodotto acquistato e non fruibile. La nuova normativa quindi, pur lasciando alle singole aziende e società la libertà di stabilire se proporre al cliente l’emissione di un voucher utilizzabile entro un anno, la restituzione dell’importo versato o ancora un pacchetto di viaggio di valore pari o superiore rispetto a quello acquistato, impone un obbligo ben preciso. A tale proposito Federconsumatori si è già rivolta al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo chiedendo di estendere la validità dei voucher, in modo da consentire ai consumatori maggiori ed effettive possibilità di utilizzo degli eventuali buoni emessi.
Non ci stanchiamo di ribadirlo: Italo, EasyJet e eventuali altri operatori che adottino la medesima condotta, stanno violando una legge. E lo stanno facendo nella modalità più becera, tentando di lucrare sulle spalle degli utenti in una fase drammatica per tutti.
Data la gravità della vicenda e l’elevato numero di utenti coinvolti, Federconsumatori sta valutando la possibilità di agire, nelle sedi opportune, contro gli operatori che vìolino le disposizioni vigenti. Nel frattempo invitiamo chiunque si trovi nella situazione appena descritta a trasmettere un reclamo scritto all’azienda con raccomandata a/r o tramite PEC ad altro indirizzo PEC (allegando il titolo di viaggio e chiedendo appunto la restituzione della somma pagata o comunque una soluzione alternativa) e, in caso di difficoltà, a segnalare il problema ad una delle nostre sedi presenti su tutto il territorio nazionale.